Come l'acqua che adatta il suo corso

Come l'acqua che adatta il suo corso
L'arte della guerra di SunTzu per essere manager di se stessi
L'Arte della Guerra di SunTzu è il più famoso classico di tecnica militare dell'antichità; scritto in Cina verso il IV sec. a.C. circa, è l'opera cinese più letta e diffusa nel mondo. Il pensiero strategico che anima  l'Arte della Guerra  è incentrato sulla capacità di evitare i  conflitti, e, in subordine, di saperli gestire con proprio profitto e  senza danni per il nemico. Il nemico va conquistato, non distrutto. La filosofia a cui si ispira SunTzu è la filosofia taoista, che concepisce tutto l'universo, incluso il microcosmo umano, come flusso di energia che ciclicamente si evolve fra yang e yin a cui l'uomo può adeguarsi conoscendolo e interpretandolo. Di conseguenza  l'approccio alla gestione dei conflitti ma, più in generale, alla gestione di tutta la vita è incentrata sulla flessibilità e l'adattabilità, rigettando la mentalità “militarista” o comunque egocentrica della imposizione forzosa del proprio volere  a mezzo della forza. Chi si sa adattare con lungimiranza e intelligenza al flusso della realtà, che non è mai padroneggiabile in toto da nessun individuo, può intuire la dinamica di tutti fattori, umani e naturali, che possono portare alla propria salvezza o alla sconfitta del proprio avversario. Il generale in guerra e l'uomo nelle varie sue vicissitudini esistenziali devono muoversi come l'acqua che avanzando non si pone quesiti circa la natura degli ostacoli che incontra o del perché li incontra, bensì  li trascina via oppure li aggira se non li può superare. La concezione che, attraverso l'Arte della Guerra, ci trasmette il pensiero cinese antico è che l'uomo non deve sviluppare una visione di sé monocentrica e dominatrice, bensì intuire per tempo  il flusso delle cose di cui fa parte adattandosi con preveggenza e duttilità al variare dei fenomeni, e vincendo l'avversario non perché più forte bensì perché più flessibile e intelligentemente adattativo.